Return to The Dark Tower

Iniziamo oggi una nuova rubrica che conterrà alcune anticipazioni dei giochi che abbiamo intavolato nelle serate associative e nei GiocALA Day.

Non vogliamo proporvi delle recensioni “serie & autorevoli”, bensì un format molto semplice, un breve racconto, scritto dai noi instabili associati, che innanzitutto vuole stuzzicarvi l’appetito “ludico”… perché avrete modo di provarli quando ci verrete a trovare! 😋
Noi ci siamo entusiasmati a leggere le prime “pillole”, aspettiamo fiduciosi i vostri commenti!
 
Allora si parte con …
 
Return to Dark Tower è un gioco da tavolo cooperativo “app driven” (ovvero per giocarlo dobbiamo avvalerci di una app installata su un tablet o su un cellulare), che non è altro che il reboot dell’omonimo boardgame degli anni ’80.

Reduce da una fortunatissima campagna Kickstarter (maggiori dettagli li potrete leggere qui,) trainata dall’immancabile effetto “nostalgia”, ha ricevuto l’approvazione di oltre 23.000 sostenitori, totalizzando oltre 4 milioni di dollari di finanziamento.

Noi siamo grati al nostro associato Alberto, uno dei sostenitori del progetto, che nel lontano e funesto anno 2020 ha creduto nel progetto e pazientemente l’ha atteso per oltre due anni.

Ma come si suole dire, “l’attesa aumenta il piacere” e noi veterani dei Kickstarter ormai siamo abituati,  l’attesa è parte essa stessa del gioco!

Ma veniamo ai materiali e alle cosiddette meccaniche di gioco. Il gioco è curatissimo, i materiali sono splendidi, le miniature e gli edifici pure.

Così come nel capostipite degli anni ’80, il pezzo centrale del gioco è la Torre Oscura, un monolite  meccanizzato e alimentato a batteria, che nella attuale edizione viene collegata via Bluetooth all’applicazione che scandisce il passare dei turni, gestisce l’IA degli avversari e gli eventi che influiranno sul corso della partita.

Il gioco è stato sviluppato per far giocare da 1 a 4 giocatori, ciascuno dei quali impersonerà il campione di uno dei 4 Regni, che circondano la Torre Oscura.
I campioni dovranno difendere i propri edifici dalle creature mostruose che verranno evocate nel corso della partita e nel contempo dovranno completare le varie quest, per poter attirare sul campo di battaglia l’avversario che avremo selezionato nello scenario della applicazione. Tutto ciò accade mentre la Torre scandisce il passare dei mesi (6 in una partita).

La Torre Oscura non è solo un “bellissimo ed evocativo fermacarte” al centro della plancia di gioco, ma ha la funzione di smistare i teschi (ovvero i “token” che i giocatori gettano delle fauci della Torre alla fine di ogni turno), di rompere i sigilli che penalizzano le azioni dei giocatori e di ruotare i propri livelli per generare caos prima in questo poi in quel regno

Quando la Torre avrà generato 4 teschi su uno dei nostri edifici, questo verrà distrutto e gli eroi non potranno più usufruire dei vantaggi che quella struttura garantiva, guadagnando inoltre una corruzione (tratto negativo che penalizza le azioni dell’eroe).
In sostanza ci troveremo a vagare per tutta la mappa, risolvendo quest, uccidendo nemici e ripulendo gli edifici dai teschi accumulati, guadagneremo pozioni, alleati e tesori che ci aiuteranno a sconfiggere l’avversario di fine scenario.

Il gioco, grazie all’utilizzo della applicazione, ha un setup veloce, il range limitato di azioni permette turni scorrevoli ed una partita dura poco più di due ore di gioco (stiamo parlando di giocatori che hanno intavolato per la prima volta il gioco).

La difficoltà è regolata in base al tipo di avversario che decidiamo di affrontare e gli scenari, uniti agli effetti casuali della Torre, permettono una buona ri-giocabilità.

Le uniche due pecche, a nostro modesto parere, sono la lingua (perchi non ha dimestichezza con la lingua, il gioco è totalmente ed esclusivamente in inglese) e nel fatto che al momento non si prospetta un canale di vendita diverso dalla piattaforma di crowdfunding Kickstarter.

Per concludere, Return to Dark Tower è un gioco cooperativo un po’ “caciarone” non troppo profondo ma con la giusta dose di immersività e alea.
L’acquisto è consigliato e l’esperienza di gioco sicuramene divertente.

P.S. E poi, potete vederlo con i vostri occhi, la Torre si illumina, si muove e fa i rumori, cosa volete di più???

P.S. 2 Ah, dimenticavo, se volete vedere la Torre Oscura in action, la potete vedere qui oppure qui, poi non dite che non vi avevamo avvisato!

I nostri prodi associati Alberto, Fabrizio, Marco e Simone (che c’è ma non si vede, chissà dov’era andato?!)

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